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The thesis is divided into two parts and it aims to explain the historical events related to the bibliographical collection of the ancient Jesuit College of Perugia. The first part focuses on the Jesuit librarian history and on the reconstruction of the historical events related to the library of the Perugian college. The institute, founded in 1552, was endowed with a library a few years after its foundation, enriching its collection through different books acquisition channels. The analysis, conducted on unpublished archival documents and published material, reconstructs the events of the library by entering the special case of Perugia in the broader spectrum of the Jesuit librarian history . In this way I tried to provide a model of historical research adaptable to the different librarian realities of the ancient Society of Jesus. The second part of the dissertation consists of the partial reconstruction of the library catalog.
During the Early modern age, the Society of Jesus was the religious institution that, more than any other, linked its reason for existence to the world of the book. Indeed between the Sixteenth and Seventeenth centuries, Jesuit founded some of the richest and most highly organized libraries of the Christian world. By analyzing archival documentation, in large part unpublished, this work navigates and delves into the twists and turns of Jesuit library history. In doing so it seeks, for the very first time, to reconstruct the operations and affairs of the library institutions of the Societas Iesu. By employing a unique historical-thematic structure, the distinct characteristics of Jesuit collections are revealed, and the library practices of the order, prior to the papal suppression of 1773, are reconstructed. The case of Perugia ultimately offers a prime example of a true Jesuit library. Through the analysis of unpublished sources, as well as the Jesuit bibliographic patrimony presently archived at the Biblioteca Comunale Augusta, the organizational and functional history of this “militant” library is traced from its origins to the eighteenth century suppression. A complex history, constructed by books and people, is brought to light, through an articulated bibliographic and document-based excavation, that offers the reader a fine example of one of the most significant cultural realities of the Age of typography. La Compagnia di Gesù fu l’istituzione religiosa che più di ogni altra in Età moderna legò la sua ragion d’essere al mondo del libro. Tra Cinque e Seicento i padri gesuiti costituirono dunque alcune delle più ricche e meglio organizzate biblioteche del mondo cristiano. Avvalendosi di una documentazione in larga misura inedita, l’opera si addentra nei meandri della storia bibliotecaria ignaziana cercando di ripercorrere per la prima volta in maniera organica le vicende degli istituti librari della Societas Iesu. Attraverso un apposito itinerario storico-tematico vengono delineati i caratteri peculiari delle antiche raccolte gesuitiche, ricostruendo così la viva esperienza bibliotecaria dell’ordine prima della soppressione clementina del 1773. Il caso di Perugia, infine, costituisce un esempio perfetto di cosa fosse realmente una biblioteca ignaziana. Grazie all’analisi incrociata delle fonti documentarie inedite con quella del patrimonio bibliografico ex-gesuitico conservato oggi presso la Biblioteca Comunale Augusta, viene ripercorsa la storia organizzativa e funzionale di questa biblioteca “militante” dalle origini fino alla soppressione settecentesca. Una storia complessa, fatta di libri ma anche di uomini, riportata alla luce grazie a un articolato lavoro di scavo documentario e bibliografico che offre al lettore un esempio virtuoso di una tra le più importanti realtà culturali dell’età tipografica.
«Archivio veneto», 207 (2009), pp. 131-144.
La biblioteca del collegio dei gesuiti di Trento. Note a margine di un catalogo, «Archivio veneto», 207 (2009), pp. 131-144.2013 •
Organizzazione: Dott.ssa Maria Elena Volpes, Soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Palermo, Dott. Francesco Vergara Caffarelli, Direttore della Biblioteca Centrale della Regione Siciliana “Alberto Bombace”, Dott.ssa Claudia Oliva, Soprintendenza di Palermo, Dott. Ignazio Romeo, Soprintendenza di Palermo, Arch. Giuseppe Scuderi, Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Padre Francesco De Luccia, Economo Generale della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù, Dott. Antonino Lo Nardo, studioso della storia della Compagnia di Gesù. Interventi M. E. Volpes, Tutela e fruizione. A. Lo Nardo, Cenni storici sulla Prima Compagnia in Sicilia. G. Scuderi, La “Biblioteca Domestica” nel Collegio. R. Di Natale, La Biblioteca del Collegio dei Gesuiti di Palermo. A. Anselmo, Dalla Libraria Domestica del Collegio di Palermo alla Biblioteca Regia. M. C. Zimmardi, L’Index, catalogo a stampa della biblioteca del Collegio Panormitano. M.G. Lo Presti e M. Salemi, L’antico fondo manoscritto gesuitico del Collegio di Palermo. F. Guttuso, Il contributo gesuitico alla bibliografia siciliana tra Sette ed Ottocento. P. B. Mac Cuarta, S.I., Gli Archivi del governo centrale della Compagnia di Gesù a Roma. G. Colli, Il recupero del fondo librario antico dei Gesuiti italiani. P. Innocenti, Il sogno di Possevino: una Bibliotheca selecta (senza pareti). G. Marsala e R. Lattuada, Il contributo CAeB al progetto di valorizzazione del Fondo librario antico dei gesuiti italiani. G. Giordano, La vicenda degli orbi di Palermo.
Dalla Domus Studiorum alla Biblioteca centrale della Regione Siciliana
domus studiorum - giuseppe scuderi.pdf2013 •
Domus studiorum. La Casa degli studi. Non vi poteva essere migliore definizione per esprimere il destino scolpito nelle radici più profonde dell’edificio monumentale che ospita la Biblioteca centrale della Regione siciliana. Infatti, è con questa esplicita missione che esso venne fondato dalla Compagnia di Gesù il 27 novembre del 1586, giorno in cui alla presenza del conte di Albadeliste, viceré di Sicilia, e delle massime autorità del regno, si svolse la solenne cerimonia della posa della prima pietra del Collegio palermitano, su cui fu incisa a perpetua memoria la formula dedicatoria. Il programma culturale ed educativo che la nuova struttura doveva assolvere era peraltro ostentato dalla collocazione fisica dell’immensa fabbrica sull’asse principale della città, in una stagione della storia urbanistica di Palermo in cui la forza di autorappresentazione delle istituzioni laiche ed ecclesiastiche si affermava di pari passo con la “moderna” riconfigurazione scenografica del centro cittadino. Non a caso lo storico gesuita Aguilera non manca di osservare che la nuova sede del Collegio si trovava in altiore celeberrimaque civitatis regione, inter regium palatium et curiam praetorianam. Con sorprendente rapidità, l’edificio fu ultimato e cominciò a popolarsi di studiosi gesuiti e di studenti delle classi dirigenti siciliane, ospitando biblioteche e collezioni d’arte, strumenti scientifici e raccolte naturalistiche e, perfino, spazi per rappresentazioni teatrali e musicali: un’insula nel pieno centro della città, tutta dedicata alla formazione, alle scienze e alle arti. Per oltre quattro secoli, e tra le mille vicissitudini che il volume racconta, questa vocazione è stata tenacemente perseguita da generazioni e generazioni di professori, studenti, bibliotecari, artisti e studiosi - laici e religiosi – sedimentando tra queste antiche mura un “tesoro di memorie” che, pur con le gravi dispersioni e lacerazioni che la storia determina, è giunto sino a noi: fragile e lacunoso, ma proprio per questo particolarmente bisognoso di attenzioni e tutela. L’attento ed appassionato lavoro di Giuseppe Scuderi – che integra ed aggiorna la precedente edizione – giovandosi anche del pregevole contributo di Roberto Graditi sulla concezione e il patrimonio del museo gesuitico palermitano, ci mette oggi nella fortunata condizione di disporre di uno straordinario strumento di valorizzazione e divulgazione della storia peculiare della nostra sede.
«Bibliothecae.it», 7 (2018) 2, pp. 460-464
2019 •
L’articolo presenta i risultati di una ricerca sulla storia delle biblioteche gesuitiche di Faenza: quella del primo collegio (1610 -1773) e quella del secondo collegio (1840 – 1859).
Disciplinare la memoria: strumenti e pratiche nella cultura scritta (secoli XVI-XVIII)
Ratio e usus nei cataloghi manoscritti delle biblioteche gesuitiche fra Sei e Settecento2015 •
The study of the manuscript catalogues compiled for the libraries of Jesuit colleges reveals how the Society’s bibliographical memory had to be ordered according to specific rules. The redaction of the catalogues was based, on the one hand, on the application of criteria of rational order and, on the other, on an appreciation of the practical uses of the books by their intended readers. Ratio and usus are thus interlinked in Jesuit library catalogues from the 17th and 18th centuries in Spain, France and Italy. From a comparison of several of these indices or catalogi, hitherto unexplored, there emerges a wide-ranging bibliographical operation of listing and ordering, which became a strategic element in the educational, scientific, moral, and political agenda of the Jesuit order.
La presenza in Italia dei gesuiti iberici espulsi. Aspetti religiosi, politici, culturali, a cura di U. Baldini e G.P. Brizzi, CLUEB, Bologna, pp. 337-353.
I gesuiti iberici in Italia tra libri e biblioteche, in La presenza in Italia dei gesuiti iberici espulsi. Aspetti religiosi, politici, culturali, a cura di U. Baldini e G.P. Brizzi, CLUEB, Bologna, 2010, pp. 337-353.2010 •
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Annali di Storia delle Università italiane, 13 /2009, pp. 145-162.
La Biblioteca dell'Università [di Macerata]: da raccolta giuridica a sistema di rete (1860-2009) / The University library: from law library to networking (1860-2009)What happened in the library? Cosa è successo in biblioteca?
Storia dell’utenza in biblioteca dai registri di iscrizione, consultazione e prestito: bibliografia degli studi2018 •
Un'istituzione dei Lumi: la biblioteca. Teoria, gestione e pratiche biblioteconomiche nell'Europa dei Lumi, a cura di F. Barbier e A. De Pasquale, Museo Bodoniano, Parma, pp. 105-118.
La rete delle biblioteche ecclesiastiche a Venezia e nello Stato veneto, in Un'istituzione dei Lumi: la biblioteca. Teoria, gestione e pratiche biblioteconomiche nell'Europa dei Lumi, a cura di F. Barbier e A. De Pasquale, Museo Bodoniano, Parma, 2013, pp. 105-118.2013 •
G. Murgia (a cura di), 1618-2018. Convitto Nazionale di Cagliari: giovani, da quattro secoli, Grafiche del Parteolla, Dolianova 2019, pp. 71-85
Paramenti sacri e altri arredi ex gesuitici del Convitto Nazionale di Cagliari,2019 •
2018 •
2015 •
Rivista di storia della chiesa in Italia
L'Urbs e il mondo. Note sulla presenza degli stranieri nel Collegio Romano e sugli orizzonti geografici della formazione romana tra XVI e XVII secolo2002 •
2004 •
Edizioni del Conservatorio "F. Cilea"
Osservazioni sulla musica nei drammi e accademie dei collegi gesuitici in alcune fonti letterarie genovesi (XVII‑XVIII secolo), in "Dramma scolastico e oratorio nell’età barocca. Atti del Convegno Internazionale di studi, a cura di N. Maccavino, Reggio Calabria, 2019, pp. 309-329.2019 •
Annali di Storia delle universit`a italiane, 23 (2019), fasc. 2, pp. 3-34
Il ruolo culturale dell'Accademia di Vilna tra realtà locale e radici europee2019 •
«Nuova Rivista Storica», 2015/III, pp. 837-884. ISSN 0029-6236.
Libri e lettori in Sardegna fra tardo Medioevo e prima Età moderna2015 •
2017 •